Friday 5 September 2008

A proposito di intolleranze...

intolleranteBevevo una tazza di latte. Sono cresciuta a pane e latte. Dicono che faccia bene.


A me sapeva di buono, di semplice, di casa. Poi si cresce e insieme alla gastrite attribuita a stress e ansia arriva la sentenza: intolleranza a latte e derivati.


Quando Teresa  telefona sono appena le 6 di pomeriggio.


“Questa sera ho organizzato una cena a casa mia; ci saranno anche gli altri, mi raccomando non mancare”. Le cene di Teresa le conosco bene, un bel tavolo tondo con poca gente intorno che trova appagante e divertente sminuire gli altri per esaltare se stessi. Non hai scampo alle cene di Teresa, prima o poi toccherà a te stare al centro del cerchio.


Nelle intolleranze alimentari l’organismo ad un certo punto non tollera più determinate sostanze che prima riusciva ad assimilare a piccole dosi. Avviene una sorta di saturazione.


Teresa continua a parlare a macchinetta: “mi raccomando non fare tardi e non dimenticarti di preparare un bel dolce al cioccolato”. Io la lascio finire, poi con tono pacato ringrazio e declino l’invito. “Mi dispiace soffro di intolleranze alimentari”.


Poi riattacco il telefono e preparo una bella tazza di latte di soia.

5 comments:

  1. apprezzo molto la fine ambiguità della tua risposta

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  2. mi piace questo tuo mondo vermiglio.

    grazie della visita alla mia terra verde.

    :)

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  3. grazie a te!

    sei sempre la benvenuta

    a presto

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  4. risposta da manuale -peccato che le Teresa di questo mondo non colgano mai l'essenziale.

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  5. Hai proprio ragione radiobeba!


    grazie di essere passata

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