Era il 1174 . Era tempo di Arabi e Normanni. Era l'oro e l'argento...era il mare e il monte.
Era re Guglielmo. Guglielmo era detto il Buono. Il Buono dominava la vallata dirimpetto Palermo. Sorgeva Monreale. Era tempo di sfide.
Era aprile di quell'anno. Alla corte del vescovo di Palermo arrivò una missiva.
Era un guanto di sfida...uno schiaffo al potere vescovile.
“I miei uomini migliori sono già al lavoro. La costruirò e sarà la cattedrale più bella e imponente che occhio umano da oriente ad occidente abbia mai potuto vedere”
Il vescovo colse il guanto e mise i suoi architetti al lavoro, localizzando il sito
sull'area della prima basilica che i saraceni avevano trasformato in moschea. Intanto a Monreale passarono molti soli. Furono chiamate persino maestranze arabe che si occupassero di adornare con pregiati mosaici d'oro non solo l'abside ma intere pareti e colonne.
Alla semplicità dell'esterno si contrappose così un abbagliante ricchezza dei colori interni.
Correva voce che i lavori alla cattedrale di Palermo erano quasi terminati.
Il Buono sicuro della sua opera non resistette alla curiosità di vedere la cattedrale del vescovo e in gran segreto ordinò di portarvisi.
Ma una triste sorpresa lo aspettava. Rimase talmente stupefatto da tanta maestosità da non volersi spingere oltre a varcarne l'ingresso. "Se è così maestosa fuori, chissà come lo sarà al suo interno".
Il Buono sconvolto non dormì quella notte.
Si dice che, non sopportando l'umiliazione subita, si tolse la vita prima dell'alba.
Nessuno fece in tempo a riferirgli che la sfida in realtà era stata vinta, la maestosa cattedrale di Palermo non potè eguagliare negli interni la bellezza e laboriosità, la minuziosità, i meravigliosi colori di quella di Monreale.
Giorni fa a Monreale per un sopralluogo mi trovai a passarle accanto. Mi tornò in mente questa leggenda, una delle tante che ruotano intorno a questa cattedrale,
e mi piacque di raccontarvela.
La Cattedrale di Palermo, con le luci, di notte e' bellissima.
ReplyDeleteMa quella di Monreale, ha dei mosaici spettacolari: ci si perde dentro la sua storia.
Gli arabi non raffiguravano il loro dio.
Quei mosaici dovevano sembrare loro abbastanza inconsueti....eppure, a vederli, sembrano il risultato di arte, cuori e anime.
Chissa' che giardino di genti e culture doveva essere, la Sicilia di allora.
Viva la santuzza e viva Cielo d'Alcamo.
Un meraviglioso giardino di genti dove il segreto era la tolleranza.
ReplyDelete« Che ciascuno preghi il Dio ch'egli adora! Chi avrà fede nel suo Dio, sentirà la pace in cuore »
Questo propagava re Guglielmo durante il suo regno.
Ke bello kuesto blog!!!!
ReplyDeleteVanessa
E' vero Vanessa?
ReplyDeleteSpero che non chiuda mai.
ahhah
ReplyDeleteciao giù
tanto lo so che Vanessa sei tu!! ;-))
però mi hai fatto ridere tanto!
Ok Vanessa/Falloppio magari lo tengo aperto ancora un pò!
bacio
a dopo
non e' vero, io non la conosco questa Vanessa, anche se vorrei conoscerla.
ReplyDeleteneanke io conosco questo Falloppio, ma nemmeno lo voglio conoscere.
ReplyDeletetanto non ci casco!!:-)
ReplyDeleteè inutile che vuoi farmi ingelosire!
mica sono una fidanzata gelosona io!;-)
certo, anche perche' a me quello la' non interessa mika.
ReplyDeleteVanessa
smorfiosa e donnino vanesio.
ReplyDeletevaffanculo
ReplyDeleteVermigliaaaaaa Vanessa dice le parolaccie.
ReplyDeleteuffa vanessa!
ReplyDeletecome ti permetti a dire le parolaccie al mio fidanzato!!!!
un giorno capirò se è vera gelosia o gioco...
ReplyDeletebaci ad entrambi
Dani
...forse è un pò entrambi!
ReplyDelete;-)
a presto Dani
baci
e grazie di essere passata
femmina sicula e'.....fai tu
ReplyDelete