Monday 8 December 2008

Presepi




Ci stà una montagnola fatta con incastri di vecchi sugheri nodosi accartocciati tra di loro e mescolati a del muschio stagionato essiccato al sole nuovo.
Ci stà un fiumiciattolo di nastri color argento che confluisce su un laghetto nel quale si specchiano dei cigni dal collo lungo che ondeggia sincronicamente se gli accarezzi il capo con un dito.
Ci stà un bue e un asinello,un paio di pastori, una manciata di pecore, e 3 re neri vestiti d'oro.
Ci stà una stella con una coda lunga che penzola dal soffitto.
Un uomo e una donna circondano il Bambino della grotta scavata nelle montagnola, con addosso dei batuffoli di cotone.
Ci stò anche io.
Osservo la montagnola di luci colorate,che si accendono ad intermittenza e scandiscono il tempo mentre la nonna prepara la tazza di latte fumante e mi ricopre le spalle con una coperta di lana grossa.
Ci stavo anche io tanti anni fa, quando nelle fredde notti invernali osservavo i nonni costruire l'Opera, adagiarne i pezzi con cura sul tavolo grande ricoperto da una lunga stoffa di velluto rosso.
Quella sera avevo il permesso di rimanere alzata fino a tardi.
Ci stavano i monti alti e fieri, il boschetto di petunie, la lavandaia che aspettava il marito che tornasse dai monti dopo una dura giornata di lavoro tra verdi pascoli e bianche pecore.
Ci stava un giuovincello che non voleva andare a bottega e preferiva nascondersi tra gli alberi per poi ricomparire all'improvviso a spaventar le vecchiarelle che tornavano dal fiume con le brocche piene d'acqua!
E una donna col mantello azzurro che mi guardava sorridendo.
Il nonno mi sollevava da terra, mi avvicinava al grande tavolo e toccava a me ricambiare il sorriso poggiando nella culla il bambino biondo.
“Il latte è pronto!”
Ci stò di nuovo io. Guardo ancora una volta il piccolo tavolino ricoperto dal velluto rosso su cui si adagia il piccolo presepe.
Mia nonna si avvicina e mi porge la tazza di latte. “Prendi anche i biscotti!mi pare che stai sparendo!”.Non riesco a dirle di no. Come sempre.
Fuori piove. Io bevo la mia tazza di latte caldo.


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5 comments:

  1. Quello che mi piace di te è il tuo candore:

    "la lavandaia che aspettava il marito che tornasse dai monti dopo una dura giornata di lavoro tra verdi pascoli e bianche pecore."


    Guarda che il pastore sta guardando da tempo fisso negli occhi l'arrotino (donne è arrivato!) con uno sguardo che nemmeno i pastori di brokenback mountain.

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  2. sono contenta che almeno a te il post sia piaciuto

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  3. Si, si: m'e' piaiuto molto, si vede che hai avuto un'infanzia felice che ti ha reso la persona serena e gioiosa che sei.


    Altri bimbi hanno avuto forse un presepe piu' lussuoso, ma non sono di animo lieve come il tuo.

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  4. grazie dell'augurio

    è stato un buon Natale, rallegrato dalla presenza di un bambinello di casa

    spero che anche tu abbia avuto una bella giornata

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  5. Con la speranza che abbia passato un sereno Natale ti auguro un felice 2009!!!


    AmosGitai

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