Friday 30 November 2007

Sul senso delle cose

KirikùKlaus aveva percorso valli innevate..cascate gelate…fin quando non si ritrovò nella valle di Acuscan. Erano trascorse 7 lune dall’ultima volta che aveva incontrato sul proprio sentiero tracce di anime di questo mondo.
Un essere canuto dalla lunga barba grigia gli espirò una gran fumata sulla faccia:

“Cosa vi porta tra codesti luoghi? Che cercate straniero?”
“O vecchio saggio vengo da voi per rivolgervi la domanda per la quale milioni di genti da anni attendono risposta.
Dove si trova la fonte della felicità?.”

Il vecchio stregone si sollevò da terra e  fece un cenno con la testa.
“Segui il bambino dagli occhi di pece. Lui ti mostrerà quello che cerchi.” Il deserto segnava i confini della valle. Bisognava attraversarlo. Il bambino portava sul capo un’ enorme giara di paglia impastata col fango. Klaus seguiva senza chiedere.
Del resto si era imbarcato in questa avventura quasi per caso.
Gli stessi occhi di pece un giorno li aveva incontrati sul volto di una donna:
“Dal paese dal quale provengo gli uomini percorrono ore e ore di cammino per potere bere dalla fonte miracolosa, e ringraziano gli dei ogni notte per quel miracolo di vita.”
Figlio di un illustre uomo d’affari sin  da piccolo la sorte non gli aveva negato nulla, tanto meno quel senso 
di inappagatezza che mai lo abbandonava…un vuoto che nemmeno la sua agiata vita
riusciva a colmare.
Il bambino dagli occhi di pece continuava nel  muto cammino.

Klaus era stremato dalle forze….non riusciva a comprendere come un bambino di codesta statura 

potesse riuscire a sopravvivere a tali sforzi. Trascorsero due giorni interminabili…sotto un sole cocente e 
attacchi di animali feroci.
Il terzo giorno, superata l’ultima duna che separava il deserto dalla terra secca, si ritrovarono dinnanzi una piccola pozza di fango.
Il bambino staccò la crosta della parte superiore e iniziò a scavare
   e …..  dopo un po’ comparve…luccicante…si ..era…lei!
Klaus stremato dalle fatiche del viaggio si bagnò subito le labbra…ne portò un po’ sul capo…
poi si gettò a terra in una immensa risata liberatoria.
Non era mai stato così felice.

2 comments:

  1. questo racconto spiega perfettamente quanto sia importante berci sopra

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  2. Si capisce il valore delle cose quando le si perde.


    E' saggio chi riesce a capire i valori con la saggezza.


    Io non mi reputo saggio....pero' a guardare bene certa gente, sono convinto che una settimana a pane e h20 avrebbe molto da insegnare.

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