Saturday 19 January 2008

universi paralleli



mondiQuando andavo all’università passavo la maggior parte dei miei pomeriggi all’interno di un ala della mia facoltà poco frequentata…soprannominata da me “gli universi paralleli”..perchè un giorno di rientro dalle vacanze estive, una porta che prima dava sul nulla improvvisamente si aprì verso delle  aule libere da disegno, buie e poco frequentate. Era l’ultima possibilità  di  trovare un tavolo libero …vuoi per i  5 piani di scale che nessuno, addobbato come un albero di natale da portatile, cartacei., tubi da disegno, righe da 120, e alle braccia rotoli di scotch di carta, faceva volentieri …vuoi perché l’ascensore era sempre guasto.
Decisi di adottare quelle aule e innalzarle a ruolo di prima casa…declassata al ruolo di seconda fu quella che dividevo con una coppia di studenti di medicina.

Li avevo soprannominati “the others” nel senso degli “altri”…abitanti della casa..perchè avevamo orari talmente diversi da non incrociarci mai…tanto da avvertire la loro “presenza” …dal numero di tazze da latte sporche che mi ritrovavo la mattina dentro al lavandino.
Esami, studio, pause pranzo…tutto ruotava attorno a quelle aule da disegno.
Qualche giorno fa ho incontrato Carla. Non la vedevo dall’esame di stato.
“Mi sposo a giugno!”…lo dice cos’ì Carla con quell’impeto un po’ bambino che la distingue dalle altre.
Mi mostra al dito un anello luccicante ma i suoi occhi brillano di più.
La nuova casa è quasi pronta… e il fidanzato è quello di sempre. Aspira ad un posto da insegnante Carla. "Giusto per vivere tranquilla…ed avere una sicurezza a fine mese." Poi mi parla di corredi da completare, mobili da comprare. Io ascolto.…e ripenso  alle famose nottate pre-consegna...e ai quei lunghi pomeriggi all’interno di quegli universi  distanti anni luce da quello che forse è oggi il suo mondo.
Ma quanti mondi possibili esistono all’interno di un’universo? E quanti universi ci sono? E quanti infiniti modi di poter vivere questi mondi.

Ma ti ricordi Carla quando sognavi di laurearti e trasferirti a lavorare all’estero!?..“Perchè in Italia non c’è posto per me!” Mi chiedo allora se in un universo pieno di mondi diversi siamo noi a scegliere il nostro o è la vita che sceglie per noi. Chissà se poi esiste un mondo più giusto di un altro.





 


 

5 comments:

  1. fai domande interessanti

    mi piacerebbe conoscere le (infinite) risposte e poterne saggiare l'esattezza


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  2. ...io credo che molte cose, forse troppe accadano improvvisamente, e noi, un pò in balia degli eventi, possiamo solo cercare di gestire al meglio ciò a cui la vita ci mette di fronte, forse è questa la vera sfida nella vita...

    sai a volte uno fa mille progetti di vita, di studio, di lavoro, poi le cose accadono improvvisamente... e tutto può cambiare

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  3. Certo, sta gente impaziente che si sposa....e si fa carico di tutte 'ste incombenze (corredo, anello, casa, coso).


    Basterebbe aspettare quegli 8-9 anni che servono all'approvazione dei patti di covivenza civile per vivere tutto con piu' serenita'.

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  4. Gli universi paralleli si congiungono all'infinito il che, volendo, e' un pensiero confortante.

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  5. Se ne esistono altri, di universi, sono tutti sbagliati ...almeno per me. Il mio motto è il proverbio ebraico: "Se domani rinascessi venditore di candele il sole non tramonterebbe mai".

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